1 ottobre 2014

FASHION | MOSCHINO FASHION SHOW


Pensavo ci fosse un limite al peggio. Credevo che non si potesse arrivare a tanto, soprattutto dopo la scorsa sfilata (autunno/inverno), quella ispirata a McDonalds e Spongebob, per intenderci. Ed ero convinta che quella fosse già il peggio che mente umana potesse partorire. Ma mi sbagliavo. Jeremy Scott è riuscito a superare anche sè stesso. E lo ha fatto con un tristissimo omaggio alla modella per eccellenza: Barbie. La donna Moschino pare si sia catapultata nel famoso Plastick World, fatto di abitini fucsia, capelli biondissimi e cotonatissimi e fantasie monogram stile anni '80. Un'ispirazione banale e sinceramente anche un po'offensiva dedicata alla quasi centenaria bambola. Ma che, inspiegabilmente, ha riscosso un grandissimo successo. Volete sapere l'unica cosa che mi è piaciuta di tutta questa collezione? Il gadget che il brand ha deciso di distribuire agli invitati e che sarà a breve in commercio anche per i comuni mortali: la cover fucsia in silicone a forma di specchio. Ecco l'unica cosa per cui sarebbe valsa la pena partecipare allo show. Ma ora ditemi la vostra, sono curiosa!

I thought there was a limit to the worse. I didn't think you could go that far, especially after the last show (autumn/winter), the one inspired by Spongebob and McDonalds, for instance. And I was convinced that this was already the worst that the human mind could bear. But I was wrong. Jeremy Scott has managed to overcome himself. And he did it with a sad tribute to the model par excellence: Barbie. The woman Moschino seems to have thrown in the famous Plastick World, made of fuchsia dresses, blond hair and monogram paterns in 80's style. An inspiration trivial and even a little offensive sincerely dedicated to the almost century-old doll. But, inexplicably, it was a huge success. Want to know the one thing that I liked about this whole collection? The gadget that the brand has decided to distribute to the guests and that will soon be on the market for mere mortals: the cover in fuchsia silicone shaped mirror. That's the only thing that would be worth it to participate in the show. But now tell me yours, I'm curious!

Love, Serena








 








 





(www.google.it)

10 commenti:

  1. qlc outfit nn mi dispiace ma nell'insieme nn mi ispira...lo specchietto invece è carino ;)
    baci

    RispondiElimina
  2. Si molto originale ma non portabile nella vita di tutti i giorni, io però sono un'amante del rosa e di Barbie, io ho nostato nella sfilata una bellissima camicia rosa con i cuori bianchi ;)

    RispondiElimina
  3. Qualche piccolo pezzo lo salvo pure io, ma solo qualche pezzo.
    Penso che la collezione precedente comunque sia stata la più brutta in assoluto, più di questa sicuramente.

    amemipiacecosi.blogspot.com
    Follow me on Facebook
    Bloglovin

    RispondiElimina
  4. io ho adorato questa collezione <3

    http://glampond.blogspot.it

    RispondiElimina
  5. a me la collezione è piaciuta da morire!!
    e la cover la amo :)
    ti seguo molto volentieri!

    http://fashi0n-m0de.blogspot.it/

    RispondiElimina
  6. Sicuramente l'idea è stata geniale, nulla di più inaspettato.
    Riguardo la realtà io penso che questa collezione sia adatta a chi come ad esempio la Ferragni, può permettersi di indossare interamente rosa e interamente fatti di cinture Moschino ed essere apprezzata.
    A parer mio una collezione dev' essere composta anche da abiti che ti lasciano sognare, da abiti casual ma allo stesso tempo chic ed ecco io non trovo eleganza nè nulla di tutto ciò in questa collezione.

    La cover penso sia scomoda, ma ripeto, l idea è assolutamente geniale!
    Juliette à pois

    RispondiElimina
  7. hai ragione, la cover è carina!!! XD

    RispondiElimina
  8. A me ha divertito molto, è una collezione incredibilmente commerciale ma che salvo perché se ne rende conto.
    E poi si sa, Moschino è l'enfant terrible della moda, lo fa apposta a prenderci in giro!

    ♡ Bee,
    www.VeryBerryBee.com

    RispondiElimina

Thank you for your chic comment!

Love, Serena